Sonia Grispo

City Guide: Parigi, il Marais, Piazza Igor Stravinsky e le infinite porte colorate

Che Parigi è una città favolosa l’avrete sentito dire, che è grande, ottimamente servita dai mezzi pubblici ed organizzata in modo tale da rendere ai turisti estremamente semplice muoversi, ve lo dicono le guide e ve lo dico io. Per farvi un’idea di Parigi basti pensare che conta 20 arrondissement, una sorta di piccoli comuni in cui è suddivisa la città, 14 linee della metropolitana, ben 37 ponti, oltre 2 milioni di abitanti ed un numero indefinibile di porte colorate.

La scorsa volta vi ho parlato del quartiere Montmarte, di Pigalle e delle zone limitrofe, questa volta vi dico qualcosa sul Marais, situato fra place de la Bastille e l’Hotel de Ville, è una chicca di Parigi da non perdersi; qui si trova la più grande comunità ebraica della città, che si sviluppa soprattutto nei pressi di rue des Rosiers. Una tappa qui è d’obbligo se volete assaggiare dei falafel originali, girare fra le strette vie ed entrare nei bar, nei locali e nelle pasticcerie con cibi tipici. Il Marais è inoltre noto per essere gay friendly e molto apprezzato dalla comunità gay della città, se può interessarvi saperlo.

Uscendo da questa zona le cose da vedere non mancano: il Musée Carnavalet, che ripercorre e racconta la storia di Parigi, il Museo di Picasso, la Chiesa di Saint-Paul-Saint-Louis, la graziosa Place des Vosges e il Centre Pompidou, i francesi lo chiamano anche solo Beaubourg, come la via in cui si trova. Si tratta del più grande centro di arte moderna, progettato da Renzo Piano negli anni 70, che si contraddistingue per uno stile architettonico assai diverso da quello della città francese e per questo colpisce subito e piace o non piace, rare sono le vie di mezzo. Ritagliatevi qualche minuto per sedere sulle mattonelle ripide che si affacciano sulla grande struttura ed ascoltare magari la musica degli artisti di strada.

A pochi passi dal Pompidou si trova la Piazza Igor Stravinsky, forse la piazza più colorata di tutta la città, con le sue sculture che si muovono grazie al flusso dell’acqua, realizzate nel 1983 da Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle. Gli artisti di strada anche qui regalano un sottofondo musicale piacevole (certo se non beccate il trombettista folle) e i graffiti sul palazzo adiacente vi porteranno per un attimo a pensare che non vi trovate più a Parigi. (Metro: Rambetau o Hotel de ville)

Passeggiare al Marais vuol dire girare fra le vie del quartiere ebraico e andarsi a rilassare nel verde di Place des Vosges, magari dopo aver fatto tappa nella casa museo di Victor Hugo. E con questo cielo sembra d’essere chiusi in una bolla di ovatta

In questa zona trovate l’Hotel de Ville, il municipio con il suo splendido palazzo e tutta una serie di locali, ristoranti, cafè e luoghi di ritrovo di giovani e meno giovani, la sera è piacevolissimo passeggiare fra queste strade e scegliere dove andare a mangiare o a bere qualcosa. Insomma questo è quello che vi aspetta quando decidete di fare un giro sulla rive droite della Senna. Nel precedente post non avevo fatto in tempo a parlare dei metodi per muoversi in città, rimedio subito.

Come muoversi a Parigi? Se alloggiate a Parigi per circa una settimana, vi consiglio di acquistare una Paris Visite, un abbonamento dei trasporti che vi consente di accedere a metropolitana, autobus e treni (RER) all’interno del perimetro che avete acquistato.

Potete scegliere fino a che zona volete viaggiare e quindi pagare di conseguenza, io ho acquistato la Paris Visite zona 1-3 per 7 giorni. Alcuni vi diranno che conviene prendere quella zona 1-5 perché comprende anche le zone degli aeroporti, ma facendo qualche conto e considerato che in aeroporto andate solo due volte durante la vacanza, conviene decisamente acquistare singolarmente il biglietto del treno RER aeroporto/città e viceversa (9,00€ ciascuno). La zona 1-3 non comprende il viaggio fino a Disneyland Paris (costo 15,00€ a/r), ma pur considerando questo, il costo extra delle zone 1-5 non regge il confronto, ma fate i vostri calcoli, se avete in mente altre escursioni in zona 4 e 5, che però non sono zone turistiche. Dimenticavo di dire che la card vi da libero accesso anche ai bus di cui vi parlavo QUI.

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