Iniziare a correre: la mia esperienza #imparaacorrere

Iniziare a correre è una di quelle promesse che noi donne ci facciamo ogni cambiamento di stagione.

È la classica convinzione della domenica sera insieme alla dieta, allo smettere di mandare sms a lui perché “deve essere lui a cercare me, non il contrario!”, allo smettere di fumare e alla promessa che non compreremo nemmeno un nuovo paio di scarpe fino a fine mese.

Sì, iniziare a correre è più facile a dirsi che a farsi e io, per 24 anni, sono sempre stata una di quelle persone che “no guarda, io non sono proprio adatta. Piuttosto, giuro, mi do al giardinaggio acrobatico ma correre… proprio no”.

E invece… nella vita non si può mai dire.

Iniziare a correre: come ho fatto?

Perché ho iniziato a correre?
Non so se dare la colpa ad Alessandro, un mio caro amico, che ha iniziato a condividere su Facebook le sue corse (e, lo ammetto, io le sua ragazza Beatrice lo abbiamo anche preso in giro, nemmeno in modo così velato), oppure se la colpa sia di Elena, che non solo mi ha fatto mostrato che è possibile iniziare e farcela ma che, inoltre, mi ha conquistato con i suoi racconti adrenalinici e motivanti del suo blog.

No, avete ragione, so a chi dare la colpa: Federica Fontana.

Un amico su Facebook (naturalmente non ricordo chi) ha condiviso un articolo del suo blog dove forniva un dettagliato programma per iniziare a correre da zero, diviso in 3 giorni alla settimana per un intero mese.

Quando l’ho letto la condivisione con mia madre è stata immediata.
Iniziamo sabato?” mi ha detto e io “Sì, volentieri!

Infondo, ho pensato, che potrà mai accadermi?
Con il lavoro e i suoi orari altalenanti, il mio odio sfrenato per la palestra e la fine della mia carriera da pallavolista ho visto nel running un’ottima soluzione per poter avere una valvola di sfogo che mi aiutasse, inoltre, a tonificare un po’ il corpo.

Così ci ho provato: ho scaricato l’app sull’iPhone in modo tale da capire l’andatura, le calorie, i km percorsi e ho iniziato a condividere i miei step sul mio profilo Facebook con l’hashtag #imparaacorrere e, in poco tempo, diverse persone mi hanno chiesto come avessi fatto e come stesse andando.

Iniziare a correre: i miei primi passi

Di settimane, da quel giorno, ne sono passate tre.
Non mi sarei mai aspettata che sarei stata così costante, che ci avrei tenuto, che sarei diventata una persona “da corsa”.

Invece è accaduto e, proprio due sere fa, ho sconfitto il mio primo obiettivo: correre 1 km sotto i 6 minuti.

Sono tornata a casa e mi sentivo la regina del mondo.

Lo ammetto, all’inizio è stato davvero difficile: convincermi a tornare dall’ufficio, cambiarmi, riuscire e faticare senza, soprattutto, inventarmi scuse inesistenti nel cervello che mi dessero l’opportunità di rimanere a casa a creare la forma del mio sedere sul divano è stato uno degli ostacoli più grandi da battere e che, fra l’altro, è sempre lì in agguato pronto a farmi cadere in tranello.

Le prime volte sono fondamentali: se si riesce a non mollare e a continuare a crederci, il resto viene da sè.

Sì perché nella mattinata di ieri il mio obiettivo era di sfidare un altro obiettivo: correre 15 minuti senza mai fermarmi e quando ho visto che il tempo era letteralmente orribile (definirle secchiate d’acqua è un eufemismo) ero arrabbiata perché dovevo rimandare il mio appuntamento.

Il lato fashion di me, inoltre, ha trovato un altro buon pretesto per spendere soldi: comprare completini per andare a correre è la mia nuova ossessione e tre sono già a casa con me.

La prossima settimana sarà decisiva: il termine del programma è vicino e anche l’obbiettivo di correre 5 km di fila.

Come andrà a finire?

Ve lo racconterò.

Starting running is one of those resolutions that us women make every single season.

It’s the classic “Sunday night decision”, usually paired with a new diet, deciding to stop texting him because “He’s the one supposed to missing him, not me!“, stop smoking and promising ourselves we are never gonna buy another pair of shoes…until next month.

Yes, starting running is easier said than done; and for 24 years I’ve always been one of those people saying “Now look, I’m not a running kind of girl. I swear I’d rather try acrobatic gardening, but running…it’s not for me”.

But…never say never.

Starting running: how did I do it?

Why did I start running?
I don’t know if I should blame Alessandro, one of my best friends, who started sharing on Facebook his running (and I have to admit me and his girlfriend Beatrice kind of made fun of him for that), or Elena. Not only did she show me I could make it, but she also made me fall in love with her blog – full of adrenaline and motivation.

No, you guys are right, I know who to blame: Federica Fontana.

One of my friends on Facebook (I don’t remember who, of course) shared one of her blog posts, where she was giving a detailed schedule on how to start running from scratch; 3 days a week, for a whole month.

When I was done reading it, I told my mom: “We start on Saturday, right?”, and she told me “Yes, why not!”.

What could ever happen, I thought to myself.
With my job and a chaotic schedule, with me hating gyms and interrupting my volleyball career, I saw running as a great solution to relax and tone my body as well.

So I gave it a try. I downloaded the app on my iPhone in order to always know about pace, calories, kilometers and I started sharing my steps on my Facebook profile with the hashtag #imparaacorrere. And in a few days, loads of people started asking me how I started and how I was doing.

Starting running: my first steps

Since that day, it’s been three weeks.
I would have never thought I could be so dedicated, that I could become a “running” kind of girl.

But it happened, and two weeks ago, I managed to reach my first goal: running 1 km in less than 6 minutes.

I went back home and I felt on top of the world.

I admit it, it was really hard at first: convincing myself to go back home from work, changing my clothes, going back out and working out with no excuses.

The first times are crucial: if you are able to keep moving on and not giving in, the rest comes so easy.

Yes, because yesterday morning I wanted to reach another goal: running for 15 minutes without stopping once. And when I saw that the weather was horrible (it was literally raining cats and dogs), I was so mad that I had to postpone my appointment.

Moreover, the more fashionable side of myself found out another good reason to spend some money: buying cute sporty clothes is my new obsession, and I have collected three already.

Next week will be decisive: the end of the program is nearer and nearer, and so is being able to run 5 kilometers straight.

How will it end?

I’ll keep you posted.

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