Pensieri superficiali

Ho passato un week end da malaticcia con una di quelle influenze ottocentesche che regalano una nobile tosse tisica, febbre, acciacchi mortali e spossatezza da svenimento tipicamente vittoriana che ho curato con: la visione di film culturali come Marie Antoinette, zuccheri complessi e pensieri superficiali.
Ad esempio vorrei dei nuovi stivali over the knee, o cuissardes che dir si voglia, flat o al massimo kitten magari in suede, certamente neri.*
Mi servono per contrastare i momenti respingimaschi fatti di stivaletti e New Balance.
If i was a rich girl comprerei questi Lanvin

Ho riflettuto sul grunge e ho deliberato che mi limiterò ad una sciarpa tartan, sì ok forse conviene che ne riparliamo tra un paio di mesi.

Ho pensato che mi alimento con una preoccupante cadenza settimanale al pari di un menù scolastico infantile. Lunedì: Asceta. Insalata, the verde, caffè senza zucchero e posizionamento della Somatoline anche sulle braccia. Martedì: Pesce, zuppe e corsa con annesso rischio di improvviso e fatale arresto cardiocircolatorio. Mercoledì: Somatoline solo sulle cosce come massima attività sportiva. Giovedì: Stress in abbondanza. Brioches al cioccolato bianco al mattino per auto conforto. Pranzo equilibrato. Corsa con trapianto di milza. Pane e salame dopo cena che soffro lo stress. Venerdì: Carne rossa con patatine fritte perché mi piace essere blasfema e brioches alle due di notte con gli amici. Somatoline non se ne parla neanche che già devo truccarmi. Sabato: Pranzo della mamma, cena con gli amici in cui si preannuncia la catastrofe domenicale. Domenica: Homer. Cibo, colesterolo, divano, coma e tv. Pertanto l'unica soluzione per dimagrire è che tutta la settimana sia composta di soli lunedì, chiaro no?

Da Giulia ho letto questo e penso sia la cosa più sensata mai detta in merito al nero.
Grazie Ann.


"Black is not sad. Bright colors are what depresses me. They’re so… empty. Black is poetic. How do you imagine a poet? In a bright yellow jacket? Probably not." — Ann Demeulemeester

*Scusate per il momento Carla Gozzi, non lo faccio più.


Comunicazione di servizio: Ogni giovedì pubblico un Top of the flops qui e se non lo leggete vi meritate un cappotto giallo.