Riprendiamoci la palla

(…) La palla che lanciammo giocando nel parco è tornata giù da un pezzo. Dobbiamo smettere di aspettarla.

Pietro Paladini nel finale del romanzo Caos calmo di Sandro Veronesi (Bompiani, 2005) da cui venne tratto (2008) l’omonimo adattamento cinematografico, regia di Antonello Grimaldi e Nanni Moretti interprete principale.
Una sorta di colpo di spugna ad un celebre verso della poesia Splendessero lanterne (Should Lanterns Shine) del poeta gallese Dylan Thomas (1914-1953), La palla che lanciai giocando nel parco non è ancora scesa al suolo, per una presa di coscienza del tempo che passa e dei mutamenti in corso nel suo fluire, fra eventi, circostanze ed imprevisti che si susseguono.
Se il nostro istinto di autodifesa ci porta a volte alla cristallizzazione di un determinato momento, idealizzato come felice e spensierato, in attesa di un cambiamento, quest’ultimo potrà conseguire solo in seguito alla propria decisione di riprendere parte alla commedia della vita, in qualsiasi ruolo ci si vorrà cimentare.


Archiviato in:Cinema, Cultura, I pensieri del weekend, Letteratura, Libri, Pensieri e parole, Poesia Tagged: Antonello Grimaldi, Bompiani, Caos calmo, commedia, Dylan Thomas, Nanni Moretti, palla, parco, ruolo, Sandro Veronesi, Should Lanterns Shine, Splendessero lanterne, vita
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