Zonzolando

Key Lime Pie


Credo che durante una zonzolata non ci sia niente di più bello che poter coniugare la scoperta di un nuovo posto con l'assaggio dei piatti, o dei prodotti tipici locali che lo contraddistinguono.
Nonostante che oramai vi sia una forte globalizzazione e si possano trovare ristoranti etnici dove poter gustare piatti alternativi di altre culture, trovo che vi sia sempre una certa differenza fra l'"originale" e ciò che ci viene servito, vuoi per i prodotti utilizzati (talvolta difficili da reperire), vuoi per agevolare e andare incontro a certi gusti della clientela, o culturali. Del resto avete mai mangiato la pizza, o un piatto di spaghetti all'estero? E' raro trovare un posto che sappia farli veramente a regola d'arte. Esistono è vero, ma sono rarità. Direi che quindi è lecito pensare l'esatto contrario con piatti ticipi esteri qua in Italia, no? In un viaggio per me è quindi una prerogativa imprescindibile l'assaggiare ciò che la cucina del luogo propone.
L'assaggio in sé non è però solo lo scoprire nuovi gusti e sapori, né solo questione di pura curiosità o vedere la differenza fra ciò che immaginavo o avevo assaggiato in Italia, ma è anche entrare in una delle radici più forti e significative che una cultura può offrire.
Il cibo locale non è un semplice piatto, è un simbolo. Il cibo locale, non è un mix ben combinato di ingredienti, è storia, cultura, tradizione, un elemento identificativo di una nazione che proprio nell'accezione di quest'ultimo termine estende i suoi limiti ben oltre i confini statali e declina una marea di varianti su zone territoriali peculiari.
Tutto questo per dire che quando ci è capitato di poter zonzolare alle Isole Keys, io non sarei tornata a casa senza aver assaggiato una fetta della famosissima Key Lime Pie, ovviamente cercando di memorizzare ogni singolo dettaglio per riprovarla anche a casa. E così è stato! :-)

Devo ammettere che, visto il clima, un simile dolce dalle forti note agrumate è perfetto per combattere il caldo e umido tropicale. Le radici storiche di questo dolce pare che si fondino (almeno come leggenda) su ricette elaborate da pescatori che in mare, per evitare lo scorbuto causato da scarsa assimilazione di Vitamina C, realizzavano questo dolce con pochissimi ingredienti base quali uova, latte ridotto a confettura grazie allo zucchero e succo di lime. Sembra che la base biscottata e la cottura siano state introdotte successivamente visto che i pescatori non disponevano di forni. In pratica i rischi batterici dovuti alle uova venivano ridotti (ma non eliminati) grazie all'acido citrico dei lime e l'azione di addensamento avveniva grazie al latte condensato mescolato al succo spremuto. Ovviamente oggigiorno per scongiurare ogni possibile rischio la torta viene cotta in forno.

Come ho detto ho provato a memorizzare ogni dettaglio della torta che abbiamo assaggiato (qui). Abbiamo avuto modo di provare solo una delle tante ricette in circolazione su questo arcipelago di isole, dove ogni locale afferma di detenere la ricetta della versione originale.
Non sappiamo dire se quella che abbiamo assaggiato noi fosse l'originale, nonostante che la titolare ce lo abbia dato per certo, ma visto che era proprio buona ecco allora qualche dettaglio che ci siamo segnati:
  • Il sapore è fortemente agrumato, ma non esagerato e comunque dolce.
  • La consistenza è morbida e cremosa se appena uscita dal frigo, quasi colante se rimane fuori più a lungo.
  • Dentro il ripieno non c'è scorza di lime.
  • Base biscottata sottile, circa mezzo centimetro; ripieno generoso, almeno 3-4 cm.
  • Il colore non è verde ma giallo tenue, dovuto al succo di lime e ai tuorli.
  • La decorazione è con panna montata (poco zuccherata). Nessuna meringa, né glassa.

Per riprodurla a casa sarebbe meglio usare i limes provenienti dalle Florida Keys, ma è difficile trovarli qui in Italia. Sono più piccoli e più acidi. Io ho utilizzato quelli che ho trovato al supermercato e devo dire che sono rimasta piuttosto contenta.

Appena tornati a casa, come avevo scritto su facebook oramai un bel po' di tempo fa, mi sono cimentata in un po' di sperimentazioni fra cotture e bilanciamenti di dosi, ed ecco qua il risultato che mi è parso più simile a quello che ho assaggiato e che ho fotografato appena uscito dal frigo e tagliato.
Key Lime Pie


Preparazione: 30 min.Cottura: 20 min.Riposo: Almeno 4 ore
Porzioni: 8 Kcal/porzione: 480 circa Ingredienti:

Per la base:
  • 250 g di biscotti secchi (tipo Graham Crackers o Digestive)
  • 70 g di burro
  • 50 g di zucchero

Per il ripieno:
  • 80 ml di succo di lime (circa 4)
  • 400 ml di latte condensato
  • 4 tuorli

Per la decorazione:
  • Scorza di un lime non trattato
  • 100 ml di panna da montare
  • 20 g di zucchero a velo

Preparazione:


  1. Per preparare la base lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente e frullarlo poi con i biscotti e lo zucchero. Rivestire una teglia del ø 20 cm dai bordi svasati con uno strato uniforme di biscotti risalendo anche sui bordi. Compattare bene e lasciare a riposare in frigo per tutto il tempo della preparazione del ripieno.
  2. Accendere il forno a 180°C.
  3. Grattugiare a filetti la scorza di un lime che verrà tenuta per la decorazione assieme a qualche fettina sottile e poi spremerli e filtrarli pesando 80 ml di succo.
  4. Montare i tuorli sino a che non saranno spumosi e gonfi. Montare a parte per 5 minuti il latte condensato e poi unire le uova, montare per altri 5 minuti e infine unire il succo dei lime. Montare ancora per qualche istante in modo da amalgamare bene il tutto.
  5. Versare il ripieno, che dovrebbe risultare morbido e liscio, nella crosta di biscotto tirata fuori dal frigo e infornare per 20 minuti.
  6. Tirare fuori dal forno, lasciare raffreddare completamente e poi metterla in frigo per almeno 4 ore, o in abbattitore.
  7. Per la decorazione (che è bene fare poco prima di servire) montare la panna con lo zucchero a velo a neve ben ferma, poi trasferirla in un sac à poche e decorare la torta a piacimento utilizzando anche la scorza del lime e qualche fettina tenuta da parte.

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Per noi era deliziosa! Sparita, volatilizzata! Giuro che abbiamo fatto fatica a smettere di mangiarla.
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