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Ravioli di semola alle zucchine con pesto di erbe aromatiche e concassé di pomodoro (ricetta vegana)




Peggio delle divisioni Una delle cose che mi fa sentire più in difficoltà, a parte le divisioni e le frazioni, (voi non lo sapete ma in realtà io ho 9 anni), è quando mi si chiede di descrivermi. Proprio non ci riesco. Se potessi essere sincera, senza passare per matta, direi che sono una vecchia bambina, una persona che non riesce a dormire dall'emozione se l'indomani deve partire per un piccolo viaggio, una che ama le sorprese, le cose colorate, le altalene, (gl)i (altri) bambini, gli animali, gli scivoli e le case delle bambole, eppure passa le sue giornate a borbottare sui tempi andati, sulle cose che non vanno, sulla maleducazione di sti ggiovani d'oggi. Anzi, spero mi verranno presto i reumatismi, così potrò lamentarmi anche di quelli. Dovrei dire che amo il cinema e lo odio, perché certo cinema non dovrebbe neppure chiamarsi cinema, che amo la musica e la odio, perché certa musica proprio non dovrebbe chiamarsi nemmeno musica, dovrei dire che detesto i sentimentalismi, ma mi sono trovata a piangere come un vitello abbacchiato per certe cose che, se ve lo raccontassi, mi verrebbe sicuramente voglia di picchiarmi da sola. Solitamente ho ai piedi stivaletti senza tacco ben ancorati a terra, eppure ho visto almeno 6, se non 7, asini volare, mi piace camminare, andare in bicicletta, ma non sono un tipo sportivo e per me le scarpe da ginnastica sono una terribile invenzione degli adulti per spaventare i bambini. Vesto di nero 182,5 giorni tristi all'anno, evitando il sole, sfoggiando un pallore da Nosferatu e un look da Robert Smith a un funerale e gli altri 182,5 giorni allegri all'anno mescolo i pois con le righe e il giallo, il verde smeraldo e il rosso, ho sempre ballerine colorate ai piedi e mi infilo margherite tra i capelli. Sostengo fermamente che la cucina debba essere gustosa ma sana e povera di grassi animali, rompo le scatole a tutti con i miei consigli salutisti, ma in certi periodi mi ritrovo spesso alla sera che un grosso gelato pistacchio-noce e caffè è stato il mio pranzo e una pizza la mia cena, e non mi addormento quasi mai senza un dolcetto della buona notte, il tutto innaffiato sempre da mezzo bicchiere di sensi di colpa. In questi giorni sono nella fase salutista, e spero di restarci a lungo perché in questi periodi mi sento sempre bene e giuro che riesco persino a sentire il mio corpo che mi ringrazia. Provate questi ravioli vegani al pesto di erbette e sono sicura che il corpo vi ringrazierà, ma solo dopo aver implorato un bis. Un saluto a tutti, io torno a borbottare.


Ravioli di semola alle zucchine con pesto di erbe aromatiche e concassé di pomodoro
Ingredienti per 3 persone
Per la pasta di semola:
200 g di semola di grano duro 3 cucchiai di olio acqua q.b
Per il ripieno:
4 zucchine romanesche 1 cipollotto fresco 1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva sale
Per il pesto di erbe aromatiche:
maggiorana salvia menta romana basilico erba cipollina 80 g di mandorle 1 spicchio d'aglio olio extra vergine d'oliva q.b sale 1 spicchio d'aglio 2 pomodori


Iniziate ad impastare la pasta: in un'ampia terrina disponete la semola a fontana. Versate al centro l'olio e un po' di acqua e con una forchetta iniziate ad incorporare la farina circostante nell'acuqa e nell'olio. Aggiungete l'acqua necessaria per creare una pasta dalla consistenza modellabile. Aggiungete altra farina se la pasta dovesse risultare troppo appiccicosa. Lavorate la pasta fino a che risulti un composto liscio ed omogeneo, che farete riposare per circa mezzora. Nel frattempo tritate una cipolla e tagliate a pezzi molto piccoli le zucchine. Fate un soffritto con il cucchiaio di olio e la cipolla e quando si sarà ammorbidita, aggiungete le zucchine, salatele e fatele cuocere per circa 10 minuti o fino a quando risulteranno tenere. Lasciatele raffreddare. Stendete ora la pasta dello spessore desiderato e con un bicchiere o un coppa pasta praticate dei cerchi delle medesime dimensioni. Ponete un cucchiaino di ripieno di zucchine al centro e ripiegate il cerchio su se stesso, in modo da creare delle mezze lune. Con il polpastrello (o con una forchetta) schiacciate i bordi in modo da decorare i vostri ravioli e sigillarli in modo che non si aprano durante la cottura. Scaldate una pentola abbondante di acqua con del sale e mentre aspettate che l'acqua bolla preparate il pesto. Inserite tutte le erbe aromatiche in un frullatore assieme a 70 g di mandorle (tenete le restanti da parte), l'aglio, il sale e l'olio extra vergone d'oliva e frullate in modo da ottenere una crema. Scottate quindi i due pomodori in acqua bollente salata per qualche minuto, scolateli e, una volta raffreddati, spellateli e poi tagliateli a quadratini. Cuocete i ravioli, scolateli e conditeli con il pesto di erbe aromatiche, la concassé di pomodoro e i 10 g di mandorle intere tenute da parte. Guarnite con foglioline di menta e fiori di ginestra.






Con questa ricetta partecipo al contest "Pasta fresca" de " Il goloso Mangiar sano"

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