Il rosa, ed un martedì di quasi primavera (The chili cool)

Stelle che brillano, alte nel cielo dei sogni in questa quasi primavera. Un cappellino nuovo, prezioso come si conviene alle principesse moderne che per una volta si concedono il lusso di rallentare, i capelli un po’ scompigliati come in fondo siamo noi quando ci concediamo di essere davvero noi stessi. Quando ci accorgiamo che i muri esistono solo per essere abbattuti. E prendersi la libertà, tutta. Quando attendiamo un motivo valido per caricare lo sguardo di ombretto e mascara e ballare fino a quando non c’è più la notte. Quando il desiderio delle tredici e venticinque sono le bolle di sapone. E il burro di arachidi. Quando le candele sono fatte per essere accese. Le borse per essere poggiate a terra. I cappotti per essere indossati, uno dopo l’ altro. Ed i capelli per essere scompigliati: dal sole, dal vento, da un abbraccio. Come quando baciarsi, dormire, svegliarsi, bere un caffè, leggere, scrivere sono tutto ciò che conta. Senza aver bisogno di prendere fiato. Veloci si ma non così tanto da non consentirci di leggere qualche pagina di quel libro dalla copertina bella e dalla carta profumata di nuovo, e ascoltare tre volte di fila la canzone del cuore. E pensare: che se le cose, tutte, riuscissero a trovare la giusta velocità per muoversi in questo mondo come fossero cuori forse riusciremmo a trovare il tempo per tutto, e tutti. Chiudi gli occhi, e non avere paura.

Stars that shine, high in the sky of dreams in this almost spring. A new hat, precious as befits the modern princesses that for once grant the luxury of slowing down, the hair a bit messy as we are we when we allow ourselves to be truly ourselves. When we realize that the walls are only to be shot down. And take the liberty, throughout. When you expect a valid reason to load the look of eye shadow and mascara and dance until there is no more night. When the desire of one p.m. are soap bubbles. And peanut butter. When the candles are made to be turned on. The bags to be placed on the ground. The coats to be worn, one after the other. And the hair to be disheveled: from sun, wind, a hug. Like when kissing, sleeping, waking up, drinking coffee, reading, writing, are all that matters. Without the need to take a breath. Fast but not so much that we can not read a few pages of the book by the cover beautiful and the paper that smells of good things, and listen to three times in a row the song of the heart. And to think: what if things, all, managed to find the right speed to move around in this world as if they were hearts maybe we’d find time for everything and everyone. Close your eyes, and don’t be afraid.