Sara Consiglixprincipianti

Quick Tips: come vestire la donna preppy


Ciao Sara! Ti seguo da poco tempo, ma sei stata una scoperta per me! Cerco di andare dritto al sodo: il mio è un problema di stile. Sono una mela con seno (bionda, alta 1.60 peso 57 kg, 4′ abbondante) e mi sento davvero molto rappresentata dallo stile preppy. Adoro l’eleganza e la raffinatezza, ma è difficile mantenere questo stile in ogni occasione…Diciamo che ho più problemi nel look da giorno, di sera infatti ho diversi vestiti che mi piacciono abbastanza, mentre per il lavoro e il tempo libero (sono anche mamma) oltre a jeans, maglia e cardigan non so andare…mi sento una liceale più che una donna! In più la mela non è, a mio avviso, la forma del corpo più felice: la pancia mi complessa molto! Grazie della tua disponibilità! Maria Giulia

Ci sono molte donne Pigre al mondo e molte donne Cozy (parleremo anche di loro, ovvero di quelle che pur di restarsene sotto il piumino al caldo se lo porterebbero anche in ufficio) e anche moltissime donne Sportive; è soprattutto a loro che si dedicano post su come vestire bene, uscendo dalla pigrizia e osando qualcosa di più della t-shirt bianca e del maglione caldo ma informe. E poi ci sono le donne Overdressed, che nella scala della moda (se mai ne esiste una) si collocano esattamente all’opposto: sempre perfettine, con la gonna intonata al rossetto, novelle Blair Waldorf che con leggiadria e cappe di panno scelgono se comprare cavolo cappuccio o radicchio rosso alla Conad in tacco 10. Non chiedetemi cosa sia meglio. Ho un odio particolare per l’overdressing da quando mi son ritrovata in tacchi alti open-toe, pochette, abitino e giacchetta ladylike ad una comunione in agriturismo con bambini urlanti e genitori in runner che li rincorrevano per mezzo ristorante. Mai Più. Certo, non è facile scegliere se sia meglio indossare tubino nero e filo di perle per una matinée all’asilo di tua nipote o scarpe da ginnastica e felpa col cappuccio all’insediamento di Obama alla Casa Bianca. Di certo sappiamo solo che le occasioni d’uso, per quanto ormai stantie e dai confini sempre più labili, esistono ancora e vestirsi e truccarsi per scendere a buttare lo sporco è la ultimate-cafonata del nuovo millennio. Sapevatelo. Va bene che il principe azzurro può incontrarsi sempre e una vera Lady si riconosce dai dettagli, ma vi scongiuro rientrate nella realtà e uscite da “Colazione da Tiffany”. Ai confini della galassia Overdressing si trova la donna Preppy. Per chi non lo sapesse, il preppy è uno stile tutto americano importato da noi grazie alle serie adolescenziali dagli anni Duemila in avanti e denota letteralmente il modo di vestire, parlare, muoversi in società di quei ragazzi ambosesso che frequentano le università della Ivy League del nord est degli States (per chi non masticasse telefilmese, quelle università private supercostose locate in castelli tardogotici con un gigantesco prato davanti dov’è sempre autunno); in parole povere, lo stile di quei ragazzi viziati e snob che passano le giornate a non fare un tubo se non social networking; i loro passatempi preferiti sono il Polo, le estati negli Hamptons e sparlare della vicina di maniero. E’ possibile trovarle impegnatissime a organizzare brunch e serate di beneficenza e uscite dall’università usano la propria laurea per trovare un marito chirurgo con campo da tennis e parco macchine.

Credete che sia inutilmente molto acida e cattiva, vero? Assolutamente no. Primo, perchè la mia è tutta-invidia, come si suol dire, perchè sinceramente preferirei una vita da favola tra frappuccini, cappelliere e scudisciate alla servitù piuttosto che l’occupazione sottopagata e le colazioni con succo dell’LD e toast abbrustoliti. Secondo, questa introduzione serve per contestualizzare lo stile di cui andremo a parlare da un punto di vista socio-culturale, economico e geografico. Ora questa precisazione non è solo utile, ma anche essenziale: stiamo parlando di giovani donne senza lavoro e con redditi stellari che appartengono al celeberrimo 1% della popolazione. Cos’avrà mai questa fetta di società in comune con una mamma adulta che lavora? La risposta è scontata, poco o nulla. Ed è questo il motivo per cui è difficile mantenere uno stile preppy in ogni contesto della vita. Sono donne che possono permettersi il tacco alto alle 10.00 del mattino perchè non devono prendere l’autobus, la gonna a ruota in pizzo macramé perchè ai bambini corre dietro la tata, la messa in piega perfetta perchè possono buttare petroldollari in parrucchieri e miniborsette perchè a loro serve solo la carta di credito per affrontare la giornata. Non sto dicendo che sia uno stile di serie B, anzi; dico soltanto che adottarlo non solo non è pratico ma può dare l’impressione di un “vorrei ma non posso” che alla lunga suscita molta tristezza. Lo dico perchè alla fermata dell’autobus le ragazzine che vanno a scuola in cappa, borsa e cerchietto per imitare Queen B (giuro che a me Gossip Girl non piace e lo guardo per la stessa ragione per cui la gente si ferma a guardare gli incidenti, ma accidenti se è prolifico in quanto a similitudini e metafore!) si sprecano e a m personalmente mettono molta tristezza. (A me personalmente. Già so che con quest'ultima affermazione mi son tirata addosso i commenti di lettrici Preppy che mi asfalteranno.)

Quindi, voi tutte donne in pastello, twin set, giro di perle, guantini di pelle umana e tacco 5: non siete Blair Waldorf tanto quanto voi tutte che vi fate i selfie con la bocca a culo di gallina e smorfie super-funny non siete Cara Delevingne. Facciamocene una ragione. La buona notizia è che a tutto c’è una cura e se desiderate comunque declinare il vostro amore per il preppy adattandolo ad ogni ora del giorno e contesto poco preppy (per le smorfiette non c’è soluzione, smettete di farle). Do però un’avvertenza necessaria: questo stile è molto femminile e dunque ben poco si adatta a fisici come quello a mela, triangolo invertito o rettangolo, mentre è perfetto per pere e clessidre, ma solo poco formose, data la presenza di capi maschili riutilizzati in chiave ladylike. Le immagini che vi propongo vanno a coppie: la prima presenta un total look preppy, la seconda la sua sdrammatizzazione (o umanizzazione, scegliete il termine che più vi si confà).

Tessuti maschili: il tweed è l’elemento preppy per eccellenza, che sia adottato nelle gonne a ruota o a matita o nel cappottino e giacchetta femminili; per pere e clessidre, ottima l’idea di un cappotto svasato e della gonna a ruota, consigliata invece la gonna a matita alle curve-sdotate. In generale meglio non esagerare e mixare questi tessuti a capi che sdrammatizzano; per curve-sdotate, ottima l’idea di un cappotto spigato dritto, scarpe basse, pantaloni dritti, camicia e maglioncino. Non eccederei in gioielli troppo leziosi, a meno che il vostro lavoro non ve lo richieda esplicitamente.

Camicia e pullover: anche questo recuperato dal guardaroba maschile, ingentiliti solitamente da collane vistose, colori pastello e portati sempre con le maniche arrotolate, per un’aria più casual. Anche qui, l’idea di osare il total look è abbastanza da evitare se si è superata la soglia dei 30 anni: la grande ragione per cui Giulia si sente adolescente ad osare il preppy è perchè è uno stile da adolescenti e post-adolescenti, e a loro soltanto rivolto. Meglio rendere il tutto meno teen evitando le camicie a quadri e preferendo maglioncini dai colori non pastello, lisci e tinta unita. Evitabilissime anche le grechine e le trecce sui maglioni che, oltre ad ingrassare, sono molto poco adatte alla vita adulta.

(Chili e chili di) Perle: chiaramente le loro sono vere, le nostre no, a meno di non avere un conto a fondo illimitato o fidanzati molto generosi e con dell’ottimo gusto. A me personalmente il filo di perle riporta indietro nel tempo, a quando le donne erano ritenute buone giusto a far torte di mele e sfornare arrosti e accoglievano il marito con abiti a ruota fiorati, cotonatura biondo platino e Martini con oliva in mano. Meglio essere più discrete e ripiegare su orecchini in perla, possibilmente piccoli che la perla gigante in plastica di H&M si sgama subito.

Il braccio mozzo con borsa pendula: Da. Non. Fare. Mai. Come insegnano le nonne, se volete essere Vere Signore il braccio va tenuto parallelo al busto, poggiato con eleganza al punto vita e non, invece, lasciato vagare attorno a voi come se avesse vita propria. Siate Grace Kelly, non tronista con la gomma in bocca e contorno labbra marrone.

(Onde evitare di lanciare messaggi sbagliati e scatenare orde di lettrici inferocite: se fossi ricca ricca ricca in modo assurdo non scudiscerei mai la mia servitù)

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