Jimi Paradise

#Grindr fa riscorso alla Corte Costituzionale contro la censura turca!


La nota applicazione per incontri gay è stata bloccata in maniera unilaterale dal governo turco nell'agosto 2013




L'omosessualità, infatti, è considerata automaticamente un reato nel paese asiatico, alla stregua della prostituzione e degli atti osceni!



Proprio questi due reati sono quelli che hanno permesso al governo turco di bloccare Grindr, che ha già tentato di fare ricorso al tribunale dell'Anatolia ma senza successo: la legge parla chiaro, il governo può bloccare siti che incitato alla prostituzione e contengono oscenità, nessun riferimento ai contenuti gay anche se il sospetto è che si abbia voluto colpire l'ennesimo sito omosessuale.
Le associazioni LGBT del paese sono, infatti, convinte che sia l'ennesima prova di come il governo turco eviti ogni possibile strumento di associazione tra persone di orientamento omosessuale e l'art. 17 della costituzione ne è la prova, visto che è in contraddizione con quanto detto in proposito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Che dire: amici turchi tenete duro!
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