filippa lagerback

il profumo

Durante la presentazione dei finalisti del premio Accademia del profumo 2015 (potete partecipare e votare il vostro preferito) era presente anche Daniela Ciani Forza, professore di Lingua e letteratura anglo-americana all’Università Ca’ Foscari, che ha curato il libro “Il profumo della letteratura” (Skira). Un volume che indaga i rapporti fra scrittura e sensazioni olfattive. “Come dire un profumo? Come esprimere a parole la presenza fugace, ma intensa, racchiusa in un’evanescente fragranza?” Una raccolta di saggi che presentano un universo olfattivo-letterario che si estende dall’antichità alla cultura rinascimentale, dal simbolismo e dal decadentismo della fin de siècle a fenomeni letterari postmoderni di grande risonanza mediatica. Interessante,vero?

Mi sono chiesta cosa significa per me il profumo. Un profumo. Il profumo di casa, che quando fai il trasloco non c’è più e ci vuole tempo per recuperarlo, per farti “sentire a casa” (recente esperienza). Il profumo che ricorda un evento, un momento, un passaggio di vita (annusando il Lillà mi metto a piangere di nostalgia, ricordando l’ultimo giorno di scuola di tutti gli anni- i lillà erano in fiore). Il profumo dell’amore clandestino… I ricordi, gli origini, le stagioni, i viaggi, le culture…. Il profumo ci forma, ci rappresenta, racconta chi siamo. Allora come si sceglie il profumo da indossare, il profumo che sarà il nostro biglietto da visita quando arriviamo… Il profumo più costoso da oltre 1700 euro il flaconcino o quello da pochi euro dal supermercato? Magari una scelta basata sulle campagne pubblicitarie (la maggior parte di noi sceglie così, mi ha spiegato il Presidente di Accademia del profumo Luciano Bertinelli) 300-400 profumi nuovi arrivano sul mercato ogni anni, ma non sono più longevi come una volta, se un profumo resiste 3 anni è già considerato “un classico”. Mi hanno chiesto qual è il mio profumo preferito e stranamente non ho potuto rispondere…Dipende. Cambio per umore, stagione, luogo. Magari uso una fragranza per un periodo in un luogo preciso e poi cambio. Vado dai profumi più intensi, maschili: muschio, patchouli, il “sottobosco” a quelli più freschi: gelsomino, fico, agrumi, con una sola premessa… Il profumo non deve dominarmi o lasciare la scia… ci vuole naso, per sentire il mio!

E tu, che profumo sei?

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