Scarpe, gioielli e gambe fatte per ballare (The chili cool)

( Scarpe – Ska Shoes )

Sarà per quest’inverno non ancora iniziato che profuma di autunno. Per l’aria che se la annusi con attenzione senti che è diversa. Per la voglia di non aprirlo quell’ombrello, quando piove. Per il desiderio di un cose belle, che a noi principesse moderne, con lo sguardo celato da grandi occhiali neri, in fondo piacciono sempre. Per una parentesi di elegante sensualità. Un tocco, ed uno soltanto, minuscoli bagliori dorati inafferrabili come la spolverata di cannella sul cappuccino bollente. Impalpabile e delicata come una nuvola di cipria. La ballata delle piccole cose. Il viola raffinato ed affascinante di alcuni gioielli, e le scarpe, sempre. Quelle che ti consentono di ballare fino a stancare le gambe con un palloncino a forma di cuore annodato al polso. Quell’angolo di strada, inaspettato, che appena lo giri ti inonda il viso di sole. La libertà di poter inseguire la felicità, sempre. Whatsapp e le chat che a sentire tua madre potresti scriverci un libro. Strade deserte da percorrere, a metà strada fra notte e giorno. E la moda, che per me è poesia, nulla di più. Come se fosse possibile pensare a qualcosa di più nobile e puro della poesia. La bellezza, che alla fine di tutto è l’unico vero motivo per cui la amiamo, la moda. Per la sua capacità di farci sentire ogni volta bellissime. In tutte le albe ed i tramonti che verranno, in ordine sparso. Il traffico. Le previsioni meteo. L’oroscopo. I capelli scompigliati dalla pioggia, dal cappuccio della felpa, dal cuscino. I capelli in uno chignon fatto con le dita, e tutti i gesti che non possono essere spiegati ma solo amati. Una giovane donna, uno specchio, eleganti orecchini dorati. Teatrali. Femminili. Audaci. Come solo le donne e l’amore possono essere. Il cornetto al pistacchio. I desideri che passano le stagioni e le mode ma loro restano lì, a guardarti con quegli occhi grandi, come quelli di un bambino. Per tutti gli angoli da cui si vede il mare. Che angoli poi non sono mai del tutto. Perché in fondo – e nemmeno troppo in fondo – è sempre questione di punti di vista. Che basta cambiare la prospettiva per vedere un po’ meraviglia. Immortalata da flash. Luci. Amici. Colori. Profumi. E angoli, che svelano mondi e sguardi, vestiti di turchese. Qualche sbadiglio, gli occhi stanchi e i piedi nudi tra l’ascensore e la porta che le scarpe sono già in mano. L’odore delle cose nuove. Per essere noi, semplicemente, in tutti gli istanti per cui vale la pena vivere. Un attimo, e nulla sarà più come prima.