Il nome di
Ezio Gianola non è nuovo agli appassionati di Motomondiale: tra gli anni '80 e '90 il pilota di Lecco è stato un grande protagonista nelle piccole cilindrate del campionato del mondo. Cinque volte campione italiano tra il 1984 e il 1991, 102 gran premi disputati, nove successi iridati, 12 pole position e il titolo di vicecampione del mondo nel 1988 è il palmares di Gianola che, dopo aver appeso il casco al chiodo, ha prestato la sua esperienza e competenza non solo al mondo della TV - come commentatore televisivo di gare nazionali e internazionali - ma anche ai giovani piloti emergenti desiderosi di affrontare il palcoscenico più ambito: il campionato del mondo.
Tra le sue ultime scoperte ci sono Niccolò Antonelli e Romano Fenati, ora entrambi in pianta stabile nel mondo dei Gran Premi. Proprio per il ruolo di guida è stato assunto a tempo pieno dal
Team Ciatti che gli ha affidato i suoi giovani piloti, (Federico Fuligni per il CEV e Filippo Fuligni e Lorenzo Petrarca per il CIV). Ho posto ad Ezio qualche domanda non solo sul rendimento dei suoi piloti, ma anche sulla situazione generale che sta vivendo il motociclismo nazionale e tutto l'ambiente delle corse.
Francè