E quindi no, non ho passato il test, non so cosa farò della mia vita, vorrei fare tante cose ma sono spaventata, stufa, cretina, indecisa, sprovvista di finanziamenti (a fondo perduto), annoiata, preoccupata e sola. Non è vittimismo, è la realtà. La fase del pianto e della disperazione è durata solo un paio d'ore, e una nottata. Sono stata brava perché nessuno si è accorto. Io l'ho saputo il lunedì, il resto del mondo il martedì sera. Grande dimostrazione delle mie capacità egoistiche. Dicevo, sono sola. Sola perché riguarda
solo me, non c'è nessuno che può scegliere o decidere al mio posto. Nessuno dovrebbe sapere meglio di me cosa è meglio per...me! Invece io non lo so, non so più cosa voglio, cosa sono, ma soprattutto non so cosa voglio essere/diventare. E siamo sotto Natale, devo comprare ancora un paio di regali, devo decidere cosa fare/con chi stare a Capodanno.
L'unica certezza della mia vita al momento è il colore dei miei capelli, questo shatush fuxia è una droga, oggi ho tonalizzato il colore e sono di nuovo figherrimi. Mi sto dilungando.
Non voglio aver bisogno di qualcuno che mi dica cosa fare adesso, vorrei poter decidere da sola. E pensare che solo pochi mesi fa dicevo "in un certo senso io sono fortunata, non ho nessuno a cui dover render conto, nessuno di cui preoccuparmi, nessuno a cui spiegare come/perché/quando voglio fare quello che voglio fare", invece adesso vorrei proprio qualcuno da cui far dipendere la mia vita. O forse no, sarebbe solo un modo come un altro per (non) decidere.