Jerry Schatzberg firma il manifesto del 32mo Torino Film Festival

L’immagine simbolo del 32mo Torino Film Festival (21-29 novembre) è un autoscatto, risalente al 1975, del grande fotografo e cineasta Jerry Schatzberg, che alla kermesse piemontese è stato presidente di giuria nel 2011. L’autore fissa la propria immagine in uno specchio frantumato, firmando allo stesso tempo una dichiarazione d’autore e un manifesto: rompere gli schemi, le regole, spezzare i limiti dell’immagine riprodotta, mettersi in gioco e in discussione personalmente, andare oltre, sempre.

(sentieriselvaggi.it)

È un richiamo alla retrospettiva dedicata alla New Hollywood, certamente, celebrata dal festival a partire dal 2013 che avrà termine quest’anno, e di cui Schatzberg è stato uno dei protagonisti, ma anche un augurio alla costante ricerca del nuovo espressa dalla manifestazione; Jerry Schatzberg divenne famoso negli anni ’60 con foto di moda e di celebrità pubblicate su Vogue, Esquire, Cosmpolitan e Time, ma è nel 1966 che la sua fama iniziò ad imporsi a tutti i livelli, con la storica copertina dell’album Blonde on Blonde di Bob Dylan.

Fra i suoi film si ricordano: Mannequin – Frammenti di una donna (Puzzle of a Downfall Child, 1970), con Faye Dunaway, Panico a Needle Park (The Panic in Needle Park, 1971), che lanciò l’allora sconosciuto Al Pacino, e Lo spaventapasseri (Scarecrow, 1973), Palma d’Oro al 26mo Festival di Cannes nel 1973.


Archiviato in:Cinema, Cultura Tagged: 32mo Torino Film Festival, Al Pacino, Blonde on Blonde, Bob Dylan, Cosmpolitan, Esquire, Faye Dunaway, Jerry Schatzberg, Vogue
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