The shirtdress: a timeless garment

Skirt down and shirt up: the shirtdress, born for male universe and modified for the female one, it has become over time a perfect mix of elegance and sporty. Traditionally simple, with smooth lines and straight, and characterized by a long row of buttons along the entire length, it exists in many forms: knee-length, ankle-length, with mandarin collar, button-down…

On the scene with Marie Antoinette, who during freedom moments wore a long robe made with white cotton with a masculine style, in the ’800s reappeared as a gown to wear in the early hours of the day. At the beginning of the twentieth century the new silhouette became soft, straight, low waistline and fabrics that allowed to move freely: in 1905 the fashion designer Paul Poiret proposed pretty chemises that outlined the shapes without pressing them. Following Chanel introduced her male apparel shirtdress, adapted for working women. In 1957, Christian Dior, and later also his assistant Yves Saint Laurent, began to draw straight lines shirt-dress with belt and collar.

Following the “New Look” by Dior there were numerous variations of the shirtdress: short sleeves, long sleeves with cuffs or collar, .. Diane Von Furstenberg proposed the “wrap dress”: no more buttons, the parties were overlapped and knotted at the waist, emphasizing the forms and creating a mix between practicality and elegance.

Between the 70′s and the 80′s the shirtdress reflected the cosmopolitan woman and the beginning of the 80 large shirts with belt and straps were successful.

The shirtdress is a garment that can be worn in countless ways; as overcoat: capri pants, flat sandals, tank top, and a long shirtdress just above the knees and left unbuttoned. In this way, the outfit will be sportier and more suitable for the day and for the breezy summer evenings.

Or to be more elegant, it can be matched with a high sandal and a waist belt: acquires immediately a unique allure and it will be suitable for the evening.

In order to make the outfit more casual, it can be left unbuttoned and matched with a pair of canvas sneakers, shorts, a tank top and a waist belt.

Versione italiana

Camicia sopra e gonna sotto: lo chemisier, abito-camicia nato per l’universo maschile e modificato per quello femminile, è diventato nel corso del tempo un mix perfetto tra elegante e sportivo. Per tradizione semplice, con linee morbide e dritte, e connotato da una lunga fila di bottoni su tutta la lunghezza, esiste in molteplici forme: lungo fino al ginocchio, lungo fino alle caviglie, con il collo alla coreana, botton down, ..

Presente sulla scena già con Maria Antonietta, che nei momenti di libertà indossava una lunga veste di cotone bianco dal taglio maschile, alla fine dell’800 ricomparve come veste da camera da indossare nelle prime ore del giorno. Agli inizi del Novecento la nuova silhouette divenne morbida, diritta, con la vita più bassa e tessuti che consentivano di muoversi liberamente: nel 1905 lo stilista Paul Poiret propose graziosi chemisier che delineavano le forme senza costringerle. In seguito Chanel introdusse nel suo vestiario maschile lo chemisier, adattato per le donne che lavoravano. Nel 1957 Christian Dior, ed in seguito anche il suo assistente dell’epoca Yves Saint Laurent, cominciò a disegnare chemisier con linee diritte a tunica con cintura e colletto.

In seguito al “new look” di Dior si susseguirono numerose varianti dello chemisier: mezza manica, manica lunga con polsino, collo alla coreana,.. Diane Von Fürstenberg propose il “wrap dress” : niente più bottoni, le parti dell’abito vennero sovrapposte e annodate in vita, sottolineando le forme e creando la giusta via di mezzo tra praticità ed eleganza. Tra gli anni 70 e 80 lo chemisier rispecchiava la donna cosmopolita e con l’inizio degli anni 80 ampi camicioni con cintura e possenti spalline ebbero successo.

Lo chemisier è un capo versatile che può essere portato in innumerevoli modi; come soprabito: pantalone capri, sandalo basso, canottiera e uno chemiseir lungo fin sopra le ginocchia e lasciato sbottonato. In questo modo l’outfit risulterà più sportivo e adatto sia al giorno che alle fresche serate estive.

Oppure per essere reso più elegante, può essere abbinato ad un sandalo alto e ad una cintura in vita: acquisterà immediatamente un allure unico e adatto alla sera.

In fine, per rendere l’outfit più sportivo, lo chemisier può essere lasciato sbottonato e abbinato ad un paio di scarpe da ginnastica in tela, degli shorts, una canotta e una cintura in vita.

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