Raccontare Parigi in poche parole sarebbe impossibile e non pretenderò di farlo a tutti i costi. Come al solito, quando vivo grandi emozioni, preferisco delegare alle immagini parte del compito più difficile dell’essere una blogger: raccontare una storia. Adoro scrivere e viaggiare, scoprire posti e perdermi tra le persone, sedermi al sole e osservare la vita che scorre intorno a me…Ma alle volte è impossibile rendere conto di tutto quello che si è visto e provato.
Parigi è stata per me una meta ambita a lungo, un piccolo sogno che speravo di vivere da tanto e che finalmente si è avverato. Sono partita da sola un po’ all’avventura, mettendo alla prova il mio senso dell’orientamento e dell’organizzazione, sfidando me stessa e tutti i limiti auto-imposti dei miei “non sono capace”, per riscoprirmi perfettamente all’altezza della situazione, decisamente più in gamba di quello che pigramente credevo. Ho preso e sono partita, per poi trovare un’amica che vive lì in città, la graziosissima Preziosa del blog Marzipan, che mi ha fatto da guida durante il mio soggiorno. In un paio d’occasioni, però, mi sono spostata da sola per dedicarmi alle visite prettamente turistiche: la Tour Eiffel e il museo del Louvre. Sono state entrambe esperienze ricche di emozioni, tanto da commuovermi e segnare due momenti significativi. Essere sola in quelle circostanze mi ha fatto trovare anche un po’ me stessa, che poi era, ed effettivamente è stato, lo scopo primario del viaggio.
Davanti alla celeberrima entrata del Museo del Louvre con la piramide di vetro
Outfit del terzo giorno che ho trascorso visitando l’interno del Louvre e passeggiando per i Jardin des Tuileries
La sera invece è trascorsa lungo le rive del Canal Saint Martin, con aperitivo a La Villette e dopocena a Montmartre (ancora più spettacolare di notte)
Ultimo giorno trascorso nuovamente a visitare Montmartre (stavolta alla luce del sole) e gironzolando per un mercato d’antiquariato che si trova in zona