Parigi day #4: il mercatino d’antiquariato, Montmartre e la partenza…Au revoir Paris!

Quarto e ultimo a Parigi. Parigi la città dell’amore, Parigi la città delle luci e dei tetti azzurri. A distanza di quasi un mese, sono le foto a ricordarmi i dettagli, a scandire i momenti nella mia memoria…Ed è in queste occasioni che amo ancora di più il blog, che è sempre un diario fedele di tutte le mie esperienze.
Il quarto e ultimo giorno a Parigi ha avuto due mete nell’arco della mezza giornata che avevo a disposizione. In mattinata ci siamo dirette in un bellissimo mercatino dell’antiquariato a nord di Montmartre, dove abbiamo trascorso diverse ore tra vicoletti pieni di mobili, quadri, vecchie cartoline e cianfrusaglie di ogni tipo. Un posto molto poetico, addirittura surreale, con i vasi di fiori agli angoli delle strade….E ancora una volta direi che sono stata molto fortunata: la bellissima giornata di sole rendeva tutto ancora più perfetto, con gli uccellini che cinguettavano e il cielo limpido a fare da sfondo. Posso solo dire che in quel momento ho pensato di essere in un film, di quelli francesi più caratteristici, in un luogo incantato ed estemporaneo, estraneo al caos del centro.


Dopo la metà mattinata trascorsa in questo mercatino spulciando tra banchetti dell’usato e abiti vintage, ci siamo poi dirette verso Montmartre per rivederla alla luce del sole (la sera prima ci eravamo goduti le luci della chiesa e della città al buio). Una veloce sbirciatina tra i negozietti di souvenir, una sosta nel parco ai piedi della chiesa e poi su per le scale, arrampicandoci sul fianco della collina fino alla cima. Lì ho avuto ben poco tempo per scattare foto e ammirare la vita della piazza piena di artisti…Purtroppo il tempo era agli sgoccioli, non si camminava per la gran folla, io ero ansiosa all’idea di dover riaffrontare tutto il viaggio da sola…E così ho fatto un giretto frettoloso promettendomi di tornare presto con tutta la calma dovuta.
Dopotutto l’ho già detto e lo ripeto: mi ci sono voluti 23 anni per andare a Parigi, ma ora che ci sono stata per la prima volta, non sarà di certo l’ultima! Ho imparato la strada, ma, cosa ben più importante, ho imparato che posso farcela da sola.
Parigi mi rimarrà nel cuore anche per il momento particolare della mia vita in cui l’ho visitata: avevo sete di indipendenza, di libertà, di mettermi alla prova e di scoprire me stessa. E per fortuna non è stata fatica sprecata, sono tornata da questo viaggio decisamente più forte, sicura, carica e determinata.

E con questo resoconto, il mio reportage sulla parentesi parigina volge al termine…Spero di essere riuscita a trasmettervi tutto il caleidoscopio di emozioni provate, di avervi fatto vivere o rivivere, almeno in parte, la magia di questa città bellissima.
Vi ringrazio per avermi letta fin qui e spero che in futuro ci saranno tanti nuovi viaggi da raccontare e condividere con voi!

Trovate il racconto degli altri giorni QUI:

PARIGI DAY #1: LE FOTO DELLA CITTÀ E IL MIO PRIMO OUTFIT

PARIGI DAY #2: IL SECONDO OUTFIT E L’EMOZIONE DI SALIRE SULLA TOUR EIFFEL

PARIGI DAY #3: IL MIO OUTFIT, IL LOUVRE E IL CANAL SAINT MARTIN

COSA INDOSSAVO
Camicia – Primark
Jeans – Vila
Stivaletti – Betty London

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