#DONNAAVVENTURA (E LA GIUNGLA URBANA)

Ogni volta che mi chiedono di raccontare qualcosa di me - di parlare di Alessandra – non posso prescindere da quella insana passione per il mondo. Tutto. Quel desiderio – che cerco invano e con pessimi risultati di placare – di viaggiare. Di camminare. Di toccare. Di provare. Di allontanarmi dal punto di partenza consapevole che – vedere tutti gli angoli della terra rincorrere le estati farsi rincorrere dalla guerra che hai nel cuore correre più veloce del dolore – è forse la cosa che mi riesce più facile fare. A parte scrivere. E che mi fa sentire meglio. Ogni volta che mi chiedono di raccontare qualcosa di me attingo ai colori e ai sapori e agli scorci e agli odori – financo agli aeroporti dove mi sono persa. E dove ho lasciato pezzi di me. Senza sapere se l’ho fatto per avere una scusa valida per tornare indietro. O per fare spazio ad un pezzo nuovo. Ogni volta che torno, in quello stesso punto di partenza che chiamo casa e che percepisco come tale nell’istante in cui mi sfilo le scarpe, il desiderio di disfare le valige e di rifarle e ricominciare da capo è sempre lo stesso. Ecco. ...