L'altro giorno, tra una tazza di tè e un vassoio di questi biscotti, parlavo con le mie amiche dei luoghi comuni sulla cucina. Tutte erano convinte che avrei preparato di nuovo i
Biscotti della Fortuna per omaggiare la Cina nel
giro del Mondo in 80 biscotti per poi scoprire che quei biscotti di cinese hanno ben poco. Furono inventati, pare, da cuochi giapponesi in una delle China Town americane. I biscotti erano così particolari, così "cinesi", che entrarono subito nei menu dei ristoranti asiatici del Nuovo Continente. La cosa buffa è che in Cina, nei veri ristoranti locali, dei Biscotti della Fortuna non c'è neanche l'ombra. I
biscotti cinesi, quelli veri, non contengono pillole di saggezza con l'ortografia sbagliata. Spesso contengono frutta secca, come mandorle o noci, cocco, riso e miele.
Sono un falso storico-culinario, come i Croissant che tutti pensano di origine francese mentre furono inventati a Vienna. Come quando gli americani sono convinti che qui in Italia mangiamo "pasta all'Alfredo" e fischiamo con approvazione dietro ogni bella signorina di passaggio ;)
Per esaltare il gusto della frutta secca potete utilizzare un'aroma alle mandorle o alle mandorle amare. Provate a variare la decorazione usando al posto delle scaglie una mandorla intera per ogni biscotto.