Blue Thursday (The chili cool)

Come quando inizi a sentire la primavera nell’aria croccante e soleggiata di Aprile, nitida anche se lontana, e nella luce del mattino.

Come quando affidi le tue velleità artistiche al blu. E al suo essere semplicemente chic, senza sforzo.

Come quando non v’è nulla di male nel cedere alle tentazioni, nemmeno se si tratta di panna sporcata da cioccolata. Nera e fondente, che quasi ti verrebbe da intingere il dito, in quella soffice nuvola di desideri.

Come quando è solo questione di punti di vista, di prospettive da scompigliare come vento su una manciata di glitter.

Come quando alle persone che ami, un po’ come a te stessa, auguri solo la consapevolezza che la felicità è tanto rara quanto lo è la capacità della gente di riconoscerla. Di difenderla, come il più prezioso dei tesori.

Come quando la finestra aperta e la chitarra di Wonderful Tonight. Ed è tutto incredibilmente perfetto.

Come quando corri per arrivare lì dove hai deciso, per abbracciare tanto i sogni quanto le ambizioni.

Come quando perdi la testa per una giacca. Un’altra.

Come quando “per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oh!” (J.Kerouac)

Come quando, con i capelli scompigliati dal vento, te ne freghi della piega perché la bellezza poco ha a che fare con la piega perfetta del parrucchiere.

Come quando fai e disfi romanzi nel cassetto come gomitoli di sogni al risveglio.

Come quando ti viene da dire “non conosco i passi”. E poi capisci che devi solo seguire il ritmo.

E smettere di misurare tutto con il metro delle aspettative.