Per scattare questa foto ho perso 10 anni di vita e ho guadagnato una manciata di capelli bianchi. Non parlo della foto in alto, quella dei Lebkuchen per la tappa del
Giro del Mondo in 80 biscotti, ma di questo panorama bavarese con il
Castello di Neuschwanstein in primo piano.
Se vi sembra familiare è perché lo avrete visto in versione cartoon nei film Disney; non sentite, infatti, provenire dai ricordi di infanzia il motivetto di Cenerentola? Bene, andiamo per ordine. Tanto tempo fa, in una terra di incantevole bellezza, viveva un re di nome Ludwig.
Era un re amato dal popolo perché, in occasione del suo matrimonio, aveva ideato una festa con canti, balli, buon cibo e fiumi di birra che dura tutt'oggi con il nome di
Oktoberfest. I lebkuchen, biscotti tipici dell'Austria e della Germania, sono il dolce caratteristico di questa festa. Li trovate spesso decorati con un nastrino azzurro o bianco - i colori della Baviera - per appenderli in casa come portafortuna. Il re generò un erede, anch'egli di nome
Ludwig perché l'usanza plebea di utilizzare nomi fantasiosi o con un tantino di varietà non era in voga tra i regnanti.
Il giovane Ludwig era l'incarnazione dello spirito romantico. Amava Wagner, i racconti del ciclo di Artù, la natura e le sue montagne. Amava al tal punto queste cose che decise di unirle in un unico luogo. Nacque così il castello di Neuschwanstein, talmente bello da sembrare finto.
Il re, infatti, voleva vivere come all'interno di un'opera lirica e per questo decise di affidare la realizzazione di questa struttura ad un architetto e ad uno scenografo. Ed è proprio con questo spirito che dovete visitare questo castello e gli altri costruiti da Ludwig II, dovete cioè ricordare che vi trovate all'interno di una grande scenografia teatrale o, per usare termini più moderni, in un grande set cinematografico. Ogni elemento di questo castello è fatto per stupire: le torri appuntite come quella di Raperonzolo, la facciata bianca che spicca tra il verde della foresta, le finestre di vetro colorato, gli arazzi alle pareti con le gesta di Parzival o Lohengrin. Il re amava talmente tanto questo castello da fiaba che spesso, per poterlo ammirare, prendeva il sentiero nel bosco che porta ad un piccolo ponte di legno e acciaio, lo stesso dal quale ho scattato la prima foto e che potete scorgere qui sotto. Esatto, questo minuscolo ponte sospeso su un dirupo e pieno zeppo di turisti che lo fanno traballare. Credo, in fin dei conti, che sia una specie di prova di forza o di rito di iniziazione cercare di resistere su quel ponte per scattare una foto senza darsela a gambe levate. Perché oltre il ponte, dopo una salita che toglie il fiato (per la bellezza del paesaggio e per la ripidità del terreno) vi appare all'improvviso questo bianco castello come nelle visioni delle fiabe. Accanto al piazzale, dove in passato c'erano le stalle e le scuderie, c'è un piccolo chiosco che vende pretzel, krapfen e lebkuchen. Addentate un biscotto e godetevi il panorama e se per caso vi sentite ispirati provate a canticchiare come Cenerentola, non si sa mai, un uccellino potrebbe rispondere al vostro richiamo ma attenti che non vi rubi il biscotto ;)