C'ho la mania delle iniziali. #review

Vi capitano mai le giornate in cui vi prefiggete di comprarvi qualcosa e poi va tutto tremendamente storto? Ecco, a me è capito l'altro giorno. Volevo poche cose, cose economiche e Giove ha punito questo mio effimero slancio di umiltà punendomi con una giornata di Shopping da Incubo, Italia Edition. Andava tutto bene: non faceva eccessivamente caldo, mi sentivo moderatamente carina, per qualche frazione di secondo ho persino pensato - follia!- di essere più magra e pure un filo abbronzata. Insomma, sembrava avessi la classica giornata da ubriacatura di Felix Felicis. Il piano era chiaro: un vestito marantello, espadrillas chiare e costume intero vintage per vincere il premio Miglior Nonna della spiaggia. I miei sogni geriatrici si sono infranti di fronte di fronte allo scoglio impervio del vestito marantello. Rastrello Zara e nulla, non trovo nulla, vado da Mango e, a parte un marantello già in mio possesso, è il deserto dei tartari. Sconsolata entro alla Benetton, salgo al secondo piano, vedo un abitino centrino tutto bianco che è perfetto. Lo provo e sento chiaramente l'Inno della Champions League partirmi in testa: mi era largo. Un vestito largo è un evento più raro del passaggio della Cometa Halley e pertanto ne gioisco come è d'uopo: penso che mi merito un gelato. Per scrupolo controllo la taglia che se ho preso la quarantotto poi c'è poco da gioire, mi rallegro vedendo che è una media ma cosa leggono poi i miei innocenti occhi? Benetton Mamma. Devo aggiungere altro? Che scherzo infame, vigliacco e codardo è questo caro il mio destino? Vuoi dirmi che sono gonfia come Kim Kardashian? O peggio ancora vuoi lanciarmi un messaggio subliminale pro riproduzione? Per un secondo mi sono sentita incinta, incinta come quelle di Real Time che, chiuse in nursey lilla, strillano come indemoniate. E' stato bruttissimo, pertanto penso che mi riprodurrò per mitosi, come Sheldon Cooper e tu, Benetton Mamma, non mi avrai. Ovviamente, dopo tale affronto morale, non ce l'ho fatta ad affrontare lo scoglio costume da nonna e mi sono diretta sconsolata verso la mia magione. Il mio umore viene immediatamente ribaltato- benvenuta bipolarità!- quando vedo all'ingresso un pacchetto di 12print con dentro una cover cifrata. Io sono giù di testa per le iniziali, credo sia un evidente disturbo di ego ipertrofico oppure sia il frutto di un background- che parola da milanese imbruttita- anni 80 dove tutti si cifravano le camicie. Ho messo iniziali ovunque: su un colletto, sulle slippers, sulle espadrillas e pertanto potete capire l'entusiasmo e la gioia nel vedere questa cover personalizzata. Sostanzialmente potete utilizzare la grafica che volete, immagine, scritta, logo od il vostro anatema preferito contro il mondo, lo caricate facilmente su 12print e avrete anche voi la vostra cover pimpata. Se siete dei geni della tamarranza come me vi fate un file- con alti mezzi tecnologici, aka Paint- con una cifratura simil Louis Vuitton che io, incurante di ogni umana decenza, metto anche in binomio con le mie slippers.