Padiglione 4 Corallo e Cammei tra Memoria e Modernità in collaborazione con Assocoral
Welcome to the Paradise. Sembra che questo sia il messaggio di
Roberto Giannotti che mette in prima linea il suo angelo biondo con tanto di ali.
Benvenuti nella città del gioiello la fiera italiana più visitata, attesa dagli operatori del settore, dai buyer, espositori.
Per 6 lunghi giorni Vicenzaoro é The Place, dove essere e dove essere visti.
Il primo
trade show orientato alla domanda internazionale attraverso un'offerta espositiva organizzata per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più variegata e internazionale.
Il nuovo format di cui tanto si è parlato, finalmente prende vita e parte in grande stile con una meravigliosa mostra dedicata al
cammeo e al corallo in collaborazione con
Assocoral, a dimostrazione di come la moda, in questi decenni, abbia attinto dal mondo marino.
Cameo Italiano manda in scena il suo maestro incisore
Giovanni Ventresca e la platea rimane rapita dai racconti del bravo artigiano e dal suo
live show .
The boutique show si presenta in 6 distretti,
Icon , Essence, Creation, Look, Expression e Evolution. Ognuno di essi presenta espositori riconoscibili per valori di riferimento e con un'offerta sempre più completa di trend attuali e delle dinamiche di mercato globale.
Le grandi Maison nel padiglione 7 che pare una succursale di
Baselworld,
Crivelli e Pasquale Bruni con allestimenti scenografici, imponenti e meravigliosi..
Gorgoglione, uno dei miei preferiti.
Ho percorso 6 chilometri, non ricordo se più o meno rispetto alle passate edizioni, a me sembra , per quanto sia possibile, che questo format sia stato molto interessante e molto più ampio. Cosa mi è piaciuto? Premetto che avrei dovuto visitare la manifestazione in più giornate per vederla bene e tutta ( ma sto parlando di
Vicenzaoro o del Louvre?) Applausi per :
Francesca villa Bernard Delettrez Tessitore Nardelli gioielli per amore Pasquale Bruni Brusi Evanueva Giorgio Visconti Gorgoglione Cameo Italiano, il marchio di
Torre del Greco che mi ha fatto entrare in un affascinante mondo, con l'arte del
cammeo e dell' incisione su conchiglia, presenta una nuova collezione in cui gli smalti e il cammeo giocano a nascondino. Etnò, belle realizzazioni, madreperle con messaggi speciali, piccoli braccialettini.
Maman et Sophie, dal nome francese ma made in Itlay, dal gusto romantico, minimal come piace a me.
Tous azienda spagnola che sta emergendo molto bene ed é sempre più apprezzata.
Cervera altra azienda spagnola che adoro, mi ricorda parecchio la
Pomellato ai tempi del patron Rabolini..
Lebole Gioielli, sorpresa e riconferma del brand delle donne di casa Lebole, con la collezione Africa, con Oxfam Italian insieme alle donne contro la fame, il bijou d'autore entra prepotentemente nelle
gioiellerie e ha fatto di nuovo centro.
Not For All mio coup de coeur sin dalla loro prima partecipazione a
Vicenzoro, si riconferma uno dei miei preferiti e aggiudicare dal gradimento generale non solo una mia preferenza, ma anche tanto apprezzamento da parte di buyer stranieri.
Marco Gerbella orafo di Ravenna che ha portato la sua artigianalità orafa in Glam Room ed è stato molto apprezzato.
Vanessa Pederzani di una rara bellezza e disponibilità, (in tanti dovrebbero prendere esempio da lei) terza generazione della famiglia di
gioiellieri Pederzani, esperta gemmologa, presenta una collezione che tocca l'anima e il corpo, un grande talento in piccoli
gioielli deliziosi, e una grande creatività nei pezzi più importanti ispirati ai corsetti, mai avrei pensato di potermi innamorare di un piccolo pipistrello di
brillanti.
Yvone Christa presenta una nuova collezione che ha voglia di primavera, tante le collezioni che hanno reso famoso nel mondo il brand ormai di casa a New York, l'arte della filigrana come pochi sanno fare, rende il marchio l'unico del quale io apprezzi tale lavorazione.
Lucia Fusè con collezioni differenti tra loro, brand poliedrico che presenta una collezione
Le Tracce, in
argento, una linea di
bracciali in oro 9 carati con filo in diverse scritte e una più preziosa e strutturata in
oro e brillanti. Otto Jewels sempre gradevoli i
gioielli di
Beppe Callegari, nei quali si denota tutta l'esperienza fatta in azienda di famiglia e il suo talento, nonché l'amore per il
gioiello e il suo progetto nato insieme alla figlia Livia.
I Bello di di Luca, azienda di Torre del Greco che ripropone il cammeo in chiave contemporanea, finalmente addolciti nelle collezioni, meno irriverenti del solito e con un'immagine più sobria e adeguata, bellissimo l'allestimento dello stand dai toni azzurro pastello.
Maria Sole Gioielli, l'artigianalità aretina ancora una volta protagonista con
gioielli dal gusto leggero e raffinato, Elisa, la designer, riesce sempre a stamparmi sul volto un sorriso quando guardo le sue creazioni, importanti e al tempo stesso eteree, leggere e delicate.
Aonie presenta una nuova collezione, i cuori ex voto che mi hanno fatto conoscere il brand, rimangono i pezzi più gradevoli dell'azienda delle due sorelle milanesi.
Laurent Gandini una conferma da tanti anni, bellissime creazioni caratterizzate dalla particolare lavorazione, e dal tocco di classe e raffinatezza, semplicità e bellezza nello stesso
gioiello.
Nei prossimi post approfondiremo qualche marchio meritevole.
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